Archivio mensile:giugno 2012

Let’s Get Paranoid: Taboo for You!!

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No Ice Cream for you! You're on Diet!!!

Se mi presentano una valigia piena zeppa di soldi e mi dicono che posso prendere tutti i bigliettoni che voglio entro pochi minuti perché poi il tesoro sparisce, è chiaro che cercherò di arraffare il più possibile.

Se invece mi dicono che quella valigia non solo rimarrà per sempre, ma, per quanti euro io prelevi, sarà sempre piena zeppa, è assai probabile che non mi comporterò con ingordigia, anzi forse agirò persino con oculatezza, prelevando solo in modo commisurato ai miei reali bisogni.

La metafora è chiara: se prevedo penuria, faccio scorte alimentari (l’abbuffata); se invece sono certa che non mi mancherà mai niente, riesco ad ascoltare i messaggi del mio corpo. Nel secondo caso sicuramente mangio meno e in modo più sano ed equilibrato! Di conseguenza nel lungo periodo riesco a mantenere la forma fisica o persino a perdere peso, se il mio organismo ne ha bisogno.

La prima cosa sbagliata che fa una dieta, infatti, è elencare una serie di tabu (di solito grassi e carboidrati). Questi diventano così i cibi verso i quali ci rivolgiamo in tutti quei momenti extra-dieta nei quali ci sentiamo liberi dalla costrizione del regime alimentare. Che cosa succede allora? Mangiamo oltre le nostre necessità e riprendiamo i chili persi per poi dover tornare alla dieta per porvi rimedio.

Oltre al peso psicologico che questo meccanismo innesca, anche dal punto di vista dell’organismo e del dimagrimento è ormai noto che, non solo non funziona, ma che è anche controproducente. Si tratta dell’effetto yo-yo, noto anche come “ciclicità del peso”. Il processo così definito ha inizio con una dieta ipocalorica che, nel breve periodo, consente di conseguire una perdita di peso corporeo, ma che non è efficace nel mantenimento della perdita di peso nel lungo periodo. Questo anche perchè l’aumento di peso dopo un regime dietetico tende ad andare a carico della sola massa grassa, modificando il rapporto tra massa magra (muscoli) e massa grassa a favore di quest’ultima. Ne consegue quindi un guadagno di chili extra (tutto tratto da Wikipedia).

Ecco perchè il mondo occidentale è pieno di persone a dieta, che conoscono in teoria l’abc di un’alimentazione sana, ma che sono perennemente in sovrappeso.

Allora forse è proprio il caso di buttare nella spazzatura non i cibi tabu che abbiamo nella dispensa, bensì le teorie scientifiche con le quali hanno riempito pagine e pagine di giornali, riviste e rotocalchi, con le quali hanno rimpolpato vacui palinsesti televisivi negli ultimi 50 anni e con le quali stanno adesso invadendo il web.

Buttiamo tutta la teoria accademica e torniamo alla pratica, ovvero all’ascolto attento delle nostre sensazioni fisiche, emozioni, bisogni e preferenze.

Connettiamoci con noi stessi, invece che essere perennemente in rete.

Non e’ facile, ma è l’unico modo che abbiamo per diventare farfalla e non semplicemente un bruco più magro!!!

Se ti interessa l’argomento leggi tutti i miei post nella categoria “alimentazione”.

Let’s Get Paranoid: mi abbuffo perché sono a dieta.

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No Diet, Please

Più si avvicina l’estate, più l’ossessione si fa follia!

Leggo sul portale “VivereDonna.it”: “Sempre e solo una cosa accomuna noi donne… la costante voglia di dimagrire e perdere peso…“. Segue un lunghissimo elenco cliccabile di “tutte le migliori diete veloci dal successo garantito” disponibili oggi sul mercato “così potrai scegliere la dieta perfetta, fatta apposta per te“: la dieta Last Minute del panino, la dieta Veloce dei Tre Giorni, la dieta HCG (500Kcal/giorno + inizioni di ormoni); la dieta della sigaretta (accendere sigarette ad oltranza piuttosto che mangiare), la dieta Americana (tante proteine, zero condimenti), la dieta Drenante, la dieta Senza Sale, la dieta del Lunedi (perdi 1 Kg in 1 giorno), la dieta Metabolica (4 giorni senza carboidrati)… in tutto ben 47 diverse proposte in vista della famigerata prova costume!

Sicuramente la signora in poltrona nell’immagine qui sopra le avrà già provate tutte!

Ma non è ancora chiaro che le diete sono un business miliardario?! Allora smettiamo di cascarci!

Si, di cascarci, perché, oltre a dare i nostri soldi alla già fin troppo “nutrita” industria farmaceutica (dove finiscono tutti gli euro spesi in prodotti light, edulcoranti, pillole dimagranti, beveroni, tisanoreiche…), le diete non solo non mantengono affatto quello che promettono, ma ci fanno ingrassare!

Una dieta, anche la più personalizzata prescritta da un medico, è per definizione un regime di privazione.

Quante volte abbiamo sentito affermare “oggi mangio, tanto settimana prossima prendo appuntamento dal dietologo”, oppure “comincio la dieta lunedi, così oggi posso mangiare”? E “mangiare” di solito significa abbuffarsi, senza alcun ascolto alle nostre sensazioni fisiche di appagamento o di appetito, senza alcun ascolto alle nostre preferenze alimentari del momento: “avrei voglia di frutta, ma siccome tra poco mi metterò a dieta, ordino una millefoglie”.

La dieta modifica i nostri pensieri in questo senso. Fa perdere l’approccio spontaneo al cibo come nutrimento. Terrorizzati dalla penuria che ci aspetta con il regime dimagrante, facciamo il pieno in anticipo. Oppure, sopportato un periodo più o meno lungo di privazioni alimentari per rimettersi in forma in vista dell’estate, di un matrimonio, di una festa importante… ci rifacciamo poi ampiamente con gli interessi (tipico di solito della privazione a maggio/giugno cui  segue l’ingrasso estivo con happy hour, cocktail sulla spiaggia, pizze, fritti, birre e gelati a crepapelle).

L’effetto yo-yo che ne deriva è ormai ampiamente riconosciuto.

E allora? Allora basta, per favore!

L’unico modo per uscire da questa spirale è rifiutare tutte le regole date a priori e re-imparare ad ascoltarsi. Di che cosa ho voglia? Di che cosa sento il bisogno? Ho veramente fame? E’ veramente buono? Mi piace davvero? Lo sto mangiando perchè mi hanno insegnato che non si lascia niente nel piatto? Lo sto mangiando perché non voglio deludere chi l’ha preparato? Lo sto mangiando per non doverlo buttare?

Queste sono le domande che dobbiamo farci, insieme a quella, un po’ paranoica ma forse utile, che è “chi ci guadagna?”

Le risposte possono essere le più svariate, una sola è sicuramente vera: “Io no!”

Zitto e mangia: c’è la torta di cacao e yogurt della nonna Emily!

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Shut up and eat my chocolate cake

Chi l’ha detto che quando arriva l’estate si deve rinunciare al cioccolato?!

I golosi e i bambini possono rimediare con la questa leggerissima

TORTA DI CACAO E YOGURT

200 g di zucchero

60 g di burro

100 g di farina 00

1 uovo

50 g di cacao amaro in polvere

1 bustina di vanillina

1 bicchiere di latte (anche parzialmente scremato)

1 vasetto di yogurt naturale intero

1 cucchiaino di bicarbonato

la scorza di un’arancia non trattata

  • Lavorare burro e zucchero fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo; unirvi l’uovo, il latte mescolato allo yogurt, la vanillina, il cacao e il bicarbonato;

  • Aggiungere un poco alla volta la farina setacciata e la buccia d’arancia grattuggiata;

  • Imburrare e infarinare una tortiera piccola (cm 22) ma dai bordi alti; versarvi il composto e cuocere in forno caldo a 180° C per circa 30 min;

  • Lasciar indiepidire nello stampo per 5 min, poi sformare su di una gratella;

  • Decorare quando il dolce è freddo spolverizzandolo con semplice zucchero a velo o con confettini colorati (Smarties o M&M’s) “incollati” alla torta con una goccina di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria.


In alternativa spennellare con una GLASSATURA  così realizzata:

2 bianchi d’uovo

360 g di zucchero

1 bustina di vanillina

6 cucchiai d’acqua (o di caffè amaro nella versione per adulti)

  • A bagnomaria sbattere per 7/8 min tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto sodo come il bianco d’uovo montato a neve fermissima;

  • Spalmare subito tutta la superficie della torta formando poi con una forchetta delle puntine sollevate.